Anche da casa facciamo sentire la nostra voce di genitori attenti alla scuola
Scriviamo insieme, tutti quanti, al Ministro Azzolina, anche da casa facciamo sentire la nostra voce di genitori attenti alla scuola. Una scuola che non può non essere inclusiva, una scuola che deve aiutare a risolvere i problemi e a superare la drammatica crisi che stiamo tutti vivendo. Scriviamo al Ministro Azzolina, chiediamole di intervenire con indicazioni chiare e pensate per i problemi reali, senza discorsi programmatici che ora non servono a nessuno.
Ecco l’indirizzo cui inviare le e mail segreteria.azzolina@istruzione.it
Oggetto: Chiarimenti su famiglie e didattica a distanza
Onorevole Ministro Azzolina,
siamo genitori di figli in età scolastica iscritti alle scuole secondarie di secondo grado, di primo grado e della primaria. Alcuni dei nostri figli hanno cosiddetti “bisogni educativi speciali” con certificazioni di d.s.a., di 104/1992. Molti dei nostri figli vivono situazioni di svantaggio economico, sociale, culturale. Molti di noi vivono in grandi città servite dalla fibra e possono quindi far conto su una connessione stabile, pronta e veloce. Tantissimi altri di noi vivono nelle zone più remote del Paese dove anche il collegamento alla rete con dispositivi di fortuna è una scommessa. Alcuni di noi costretti al cd. smartworking hanno dovuto e potuto permettersi di acquistare un personal computer per ciascun componente della famiglia ma tantissimi altri non se lo sono potuti permettere e si collegano da uno smartphone con schermo d 7”. I nostri figli purtroppo fanno lo stesso, non avendo altri mezzi. Ci sono genitori chiusi in casa nelle più svariate situazioni che vanno dalla tranquillità più assoluta all’angoscia totale e ci sono i loro figli che vivono le stesse situazioni. Molti di noi genitori vivono nelle aree geografiche maggiormente colpite dall’epidemia da Covid-19 con familiari in quarantena nella stanza accanto. Tanti tra noi hanno avuto purtroppo perdite di persone care. Onorevole Ministro, siamo i cittadini italiani, stiamo combattendo tutti e Lei lo sa bene, per rimanere vivi, per mantenere l’equilibrio e la serenità e per tutelare i minori, i nostri figli, affinchè non siano devastati dall’esperienza tremenda che stanno vivendo.
Nei giorni scorsi abbiamo appreso della sua comunicazione alle scuole attraverso la Nota MIUR prot. n. 388 del 17 marzo 2020 nella quale esortava a proseguire le attività invitando gli insegnanti a valutare con la dovuta “flessibilità”. Ci siamo preoccupati un po’ vista la situazione in atto e le oggettive difficoltà delle famiglie ma contavamo sul buon senso di chi poi avrebbe dovuto mettere in pratica i suoi suggerimenti.
Ecco che a tanti di noi arrivano comunicazioni come questa: “da lunedì le lezioni riprenderanno regolarmente, 8/14 più i rientri pomeridiano”. Ovviamente riprenderanno con “orario regolare ma a distanza”. I docenti dovranno programmare i loro lavori tra cui le cd. videolezioni. Dovranno richiedere verifiche e compiti e mettere giudizi (non voti) sul registro elettronico.
Onorevole Ministro La invitiamo a pensare alla scuola per tutti, all’inclusione come percorso ed obiettivo per gli alunni con bisogni educativi speciali che non può venire meno neanche in questo momento storico di emergenza sanitaria, economica, istituzionale del nostro Paese, all’articolo 3 della nostra Costituzione che recita “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso di razza, di lingua di religione , di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
La invitiamo a verificare e supervisionare il rispetto delle indicazioni e delle condizioni contenute nella Sua nota alla luce delle azioni intraprese attualmente dai vari dirigenti del Suo Ministero. Siamo certi che la sua risposta sarà uguale alla nostra: NO.
Pertanto Le chiediamo che ci lasci vivere questo momento drammatico e sconvolgente permettendoci di non preoccuparci più di quanto già siamo preoccupati. Ci lasci dire che non succederà nulla se a causa di innumerevoli difficoltà familiari e disagi pratici dovuti alla attuale drammatica situazione del Paese i nostri figli momentaneamente non riusciranno a proseguire perfettamente l’apprendimento delle poesie di Montale o dei meccanismi della fotosintesi clorofilliana. Siamo certi che comprenderà e agirà di conseguenza dando disposizioni in tal senso a tutti coloro che sono preposti al buon funzionamento di ogni singolo istituto scolastico.
Le famiglie e tutti gli alunni italiani.